martedì 13 marzo 2012

"NOI SIAMO SOPRATTUTTO PER GLI ALTRI ..."


FR: Allora Fiore ...tanto per cominciare ti dico subito che questa è un intervista doppia...io ti farò qualche domanda e tu sentiti libero di  fare lo stesso anche con  me. C’è una domanda in particolare ,Fiore, che secondo te non dovrei farti, o per la quale ti sentiresti in difficoltà a rispondermi?
FI: No, le domande devono solo essere poste. Non ci sono domande giuste o sbagliate quando vengono fatte per capire chi hai di fronte. Dipende sempre con che animo le fai. Ma in fin dei conti non hai limite…puoi spaziare a 360 Gradi! Anche perché essere intervistato mi lusinga. Di solito  sono sempre io  quello che intervista  ma nessuno lo ha mai proposto a me
FR: Ottimo direi, quindi risponderei a qualsiasi mia domanda?
FI: Sì, io credo sia anche una forma di educazione. Io la chiamo educazione dehoniana, il nome viene dalla filosofia di vita di un padre gesuita francese, Padre Leon Dehon. Lei mi ha sempre lasciato libero, indipendente. Non era certo quel tipo di madre che correva appresso al figlio ogni due minuti per dirmi cosa dovevo o non dovevo fare. Lei ci teneva che noi prendessimo le nostre responsabilità…anche in casa per esempio, Non era di certo la serva di casa, ognuno si impegnava per provvedere a mantenere la casa in ordine. Ogni volta che facevo qualcosa di buono in casa non mi aspettavano premi o lodi, anzi mi diceva sempre: ”Fiore puoi fare di meglio”.Non ci trattava come cagnolini a cui dare la ricompensa quando ci comportavamo bene. Da qui ho imparato a dare sempre il massimo di me stesso non fermandomi mai alla pochezza delle cose. Noi non siamo solo per noi stessi, ma anche per ,e soprattutto, per gli altri.
FR: Cosa intendi con”pochezza delle cose”?
FI:Per pochezza intendo, quando  non diamo il massimo di noi, ma non solo  nelle cose materiali anche nei sentimenti. L’importante è dare sempre il meglio, tutto quello che si può.
FR: Ti è mai capitato di dare a qualcuno e poi pentirti di quello che hai fatto?
FI: No, la parola pentimento nel mio vocabolario non esiste
FR: Quanto tempo è che ti trovi all’Albergo Cittadino Fiore?
FI: Sono in questa struttura da due anni.  Prima vivevo in un contesto di normalità, perlomeno quello che gli altri definiscono normale.
FR: L’Albergo Cittadino ha cambiato il tuo modo di essere?
FI: Qualsiasi tipo di esperienza ti fa crescere , ti fa cambiare. Anche in questo momento, dove attorno a te non vedi nulla, puoi scoprire dell’Altro, delle capacità che non avresti mai pensato di avere. Per esempio, io da quando vivo in questo posto sono stato privato di molte cose ma ho imparato ad  apprezzare il mio tempo libero: vado spesso in biblioteca, ho letto 5 libri in francese e anche uno in lingua inglese. Ma ti dirò ... in realtà l’Albergo Cittadino non ha completamente mutato il mio modo di essere, Anche prima ero così.
FR: Senti di stare rinunciando a troppe cose nella tua vita?
FI: Mah…io ho rinunciato sempre a tante cose e soprattutto a tante persone. Ma questa è la vita. Quando ero piccolo la mia famiglia perse la casa e dovemmo ricominciare da capo a ricostruire tutta la  nostra vita , pezzetto per pezzetto. Ho sempre vissuto situazioni difficili , ci sono abituato, ma  la cosa che mi è sempre mancata di più  è quella di non poter essere indipendente e di avere sempre bisogno di qualcuno.
FR: Se potessi avere a disposizione solo una parola, come ti descriveresti?
FI: Una brava persona
FR: Eh...queste sono due di parole !
Fiore sorride
FR:Un cosa che ti fa arrabbiare più di tutte?O meglio, ma Fiore si arrabbia mai?
FI:Come no? Come tutti! Quando le persone non sono leali con me…mi fa molto arrabbiare.
FR: Come ti vedi tra 10 anni?
FI: Se mi avessi posto questa domanda tre anni fa, quando la mia vita era diversa , ti avrei risposto che non mi sarei mai raccontato in futuro come un senza fissa dimora. Ora questa è una domanda da 1 milione di dollari. Io vivo alla giornata...non saprei dirti nemmeno come mi vedo tra un mese. Sai cosa mi piacerebbe che accadesse nella mia vita? Qualcosa di magico, di totale. Forse innamorarmi…ma forse questo è il sogno di tutti!
FR: Sei felice Fiore?
FI: Ma sì…non sono alla disperazione. Sai, è difficile essere felice dopo aver provato la disperazione e l’abbandono. Ma va bene così; la vita è un dono e bisogna apprezzarla!
FR: Se credente Fiore?
FI: Mah… a mio modo mio, sì. Credo più ad una sorta di spiritualità ; credo che Dio è amore. Mi infastidiscono quelle forme di pregiudizio a priori rispetto alla Religione... mi infastidiscono le forme di pregiudizio a priori su tutto.
FR: Pensi che rispetto alle persone senza dimora esistano forme di pregiudizio a priori?
FI: Sì , come capita tutte le volte che non  si conosce quello di cui si sta parlando
FR: Grazie Fiore di avermi dedicato un pezzetto del tuo tempo!
FI: Grazie a te di avermelo chiesto!
                                                                                 -Fiore e Francesca-